Come la vorreste questa coda?
Secondo me, per amore di simmetria, e per dare l'idea della conclusione, o del ritorno dopo il viaggio, deve in qualche modo richiamare la parte iniziale.
Stessa tonalità, quindi, il RE bemolle maggiore, ma voglio anche riprendere la sequenza armonica, magari introducendo una piccola variazione per non rischiare di essere monotono. Al posto della dominante, userò l'accordo sul VII grado, che, come sapete, è una sorta di dominante con la nota fondamentale sottintesa.
Quanto alla melodia, ricordate quel pacifico altalenare fra le due note con l'abbellimento di una nota di passaggio cromatica (cioè estranea all'armonia)?
... beh, voglio riprenderne un frammento (in blu nella figura), che ritornerà ripetendosi sempre uguale.
Nell'ultima battuta il motivo si smorza e si perde come un'eco nel silenzio. Il silenzio. Il massimo dell'ordine e della tranquillità. Ma consentitemi ancora un'ultima considerazione.
Anche se il titolo stesso, "ninnananna", suggerisce un utilizzo "funzionale" del brano e anche se questo brano si presta ad una interpretazione naturalistica con mamme-usignolo e bimbi insonni, questa non è certo una chiave di lettura obbligata.
Così come di fronte a un quadro con una linea che lo attraversi da un lato all'altro non necessariamente bisogna vedere un orizzonte, anche per questo mio brano, possiamo limitarci a sentire quel che sentiamo, senza andare oltre.
E quel che sentiamo sono due materiali che si alternano, il primo, il tipo A, tonalmente ben definito, il secondo, il tipo B, vagante, incerto, ambiguo.
Ho cercato di metterli assieme, di comporre il loro contrasto, di arricchirli a vicenda della relazione con l'opposto.
A voi dire se ci sono riuscito.
Mauro Montanari
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